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      Il famoso arancio bizzarria offre un caso strettamente parallelo a quello del C. Adami. Il giardiniere, che nel 1644 allevò questo albero a Firenze, dichiarò che era una pianta prodotta da seme, e che era stata innestata; perita la marza, il tronco avrebbe germogliato e prodotto la bizzarria. Il Gallesio, che ha diligentemente esaminato alcuni esemplari viventi, e confrontati colla descrizione di P. Nato,(931) che per primo ne parlò, assicura che l'albero produceva allo stesso tempo foglie, fiori e frutti identici a quelli dell'arancio amaro e del cedrone di Firenze, e così pure dei frutti composti, in cui le due qualità sono fuse insieme, sia esternamente od internamente, oppure segregate in varie guise. Quest'albero può essere riprodotto col mezzo di magliuoli, e conserva il diverso suo carattere. L'arancio, così detto trifacciale di Alessandria e di Smirne,(932) somiglia nell'abito generale alla bizzarria, e ne differisce solo in ciò che l'arancio è di qualità dolce; questo ed il cedro sono fusi insieme nello stesso frutto, o sono separatamente prodotti sullo stesso albero; nulla si conosce della sua origine. Relativamente alla bizzarria, molti autori ritengono che sia un ibrido d'innesto; il Gallesio, d'altra parte, crede che sia un ibrido comune, avente l'abitudine di ritornare parzialmente per gemme alle due forme stipiti; e noi abbiamo visto che le specie di questo genere s'incrociano spesso spontaneamente.
      È noto che quando s'innesta il gelsomino variegato sulla varietà comune, il tronco produce qualche volta delle gemme che portano foglie variegate; il Rivers, secondo le informazioni che ebbi, ha osservato tali esempi.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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