Il Gärtner attribuisce i casi sopra descritti semplicemente ad una variazione delle gemme, ma è una strana coincidenza che solamente i rami innestati in modo particolare abbiano variato in tale guisa, e H. Adorne di Tscharner afferma positivamente di aver ottenuto più volte il risultato indicato, e che poteva produrlo a sua volontà tagliando i rami, e poscia riunendoli nel modo descritto.
Non citerei il caso che segue, se l'autore della memoria Des Jacinthes(938) non mostrasse di avere cognizioni assai estese, ed oltre ciò di essere degno di fede. Egli dice che si possono dividere in due parti i bulbi dei giacinti azzurri e rossi; esse poi si uniranno insieme e daranno unite un gambo (e ciò vidi anch'io) con fiori di ambedue i colori ai lati opposti. Ma il punto singolare si è che talvolta sono prodotti dei fiori, ne' quali i due colori si confondono insieme, ciò che rende il fenomeno simile a quello dei colori misti nell'uva sui rami di vite uniti insieme.
Nel caso delle rose si è supposto che siensi formati parecchi ibridi d'innesto, ma ciò riesce dubbio nei casi che devono la loro frequenza all'ordinaria variazione delle gemme. L'esempio più sicuro ch'io conosca, è quello citato dal Poynter,(939) il quale in una lettera m'assicura intorno all'esattezza della notizia. La Rosa devoniensis, alcuni anni prima, era stata innestata sopra una rosa bianca banksiana; e dal punto di unione assai allargato, da cui continuarono a crescere la rosa devoniense e banksiana, nacque un terzo ramo, il quale non era nè puro banksiano, nè puro devoniense, ma aveva i caratteri di ambedue.
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