Negli uccelli non v'ha un nesso stretto fra l'embrione e la madre; e tuttavia un diligente osservatore, il Chapuis, ha constatato(984) che nei piccioni l'influenza del primo maschio si manifesta qualche volta nelle covate susseguenti; fatto però che merita di essere confermato.
CONCLUSIONE E SOMMARIO DEL CAPITOLO
I fatti riferiti nella seconda metà di questo capitolo sono ben degni di considerazione, imperocchè essi ci dimostrano, in quanti modi straordinari la unione di una forma con un'altra possa condurre alla modificazione dei discendenti per semi o per gemme, dipoi prodotti.
Non è sorprendente se i discendenti di specie o varietà incrociate nel modo ordinario sono modificati; ma è singolare il caso di due piante entro uno stesso seme, che sono tra loro coerenti e differiscono l'una dall'altra. Quando si formi una gemma, dopo che il tessuto cellulare di due specie o di due varietà sia stato unito, e partecipi ai caratteri di ambedue i genitori, questo caso è maraviglioso. Ma non occorre che io ripeta ciò che fu sì ampiamente esposto su tale soggetto. Noi abbiam visto che nelle piante l'elemento maschile può direttamente agire sui tessuti della madre, e negli animali determinare una modificazione della posteriore progenitura. Nel regno vegetale il discendente di un incrociamento fra due specie o varietà, sia questo effettuato colla generazione per semi, o per innesto, ritorna spesso, in grado maggiore o minore, nella prima o nelle successive generazioni, alle due forme genitrici; e questa riversione si estende ora allo intero fiore, frutto o gemma fogliacea, ora solamente ad una metà o ad un segmento minore di un singolo organo.
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Chapuis
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