Tuttavia, come a ragione fa notare H. Holland,(990) la cosa più sorprendente non è che i caratteri sieno ereditari, ma l'averne di quelli che non lo sieno. In un capitolo seguente esporrò un'ipotesi a cui diedi il nome di pangenesi, e tenterò di mostrare in quale modo i caratteri di ogni qualità si trasmettano di generazione in generazione.
Alcuni autori,(991) poco conoscitori di storia naturale, hanno tentato di provare che la potenza dell'ereditabilità sia stata fortemente esagerata. Questa asserzione ingenua farebbe sorridere più di un allevatore di animali, il quale, se volesse discendere ad interrogazioni, al certo domanderebbe che probabilità si avrebbe di guadagnare un prezzo di corsa appaiando insieme due cavalli inferiori? Domanderebbe ancora, se sieno nozioni teoriche quelle che hanno spinto gli Arabi semi-civilizzati a conservare le genealogie dei loro cavalli? Perchè abbiano scrupolosamente formate e pubblicate le genealogie dei buoi a corna corte, e più recentemente della razza Hereford? È forse un'illusione la trasmissione delle eccellenti qualità di questi animali, di recente migliorati, incrociandoli con altre razze? È forse senza buone ragioni l'aver comperato a prezzi favolosi dei buoi a corna corte per trasportarli in tutte le regioni del mondo, e l'aver offerto fino a mille ghinee per un sol toro? Anche nei levrieri furono tenute le genealogie, ed i nomi di alcuni, come Snowball, Major, ecc., sono tanto noti ai cacciatori, quanto lo sono quelli d'Eclipse e d'Herod negli ippodromi.
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Holland Arabi Hereford Snowball Major Eclipse Herod
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