Ancorchè nulla si sapesse intorno alla ereditabilità delle malattie e deformità nell'uomo, si avrebbero nondimeno numerose prove tratte dal cavallo, il quale si riproduce più presto dell'uomo, e viene accoppiato con cura, perchè ha un alto valore. Io consultai molte opere; e l'accordo dei veterinari di tutte le nazioni intorno all'ereditabilità di certe tendenze morbose è sorprendente. Gli autori, che acquistarono molta esperienza, entrano in numerosi dettagli, e sostengono essere ereditari i piedi contratti, co' mali che li accompagnano, e cioè giardoni, corba, spinelle e spavenio, treno anteriore rigido e debole; respirazione ansante od interrotta e difficile, melanosi, oftalmia, e cecità (un distinto veterinario francese, lo Huzard, è andato tant'oltre da sostenere che si potrebbe in breve formare una razza cieca), il vizio di appoggiare i denti alla mangiatoia, e temperamento cattivo. Youatt, riassumendo tutto ciò, dice: "non v'ha forse malattia, cui sia soggetto il cavallo, che non riesca ereditaria"; ed il Bernard aggiunge che la dottrina, "secondo cui ogni malattia si trasmette nella famiglia, acquista ogni giorno nuovi difensori".(1010) Altrettanto può dirsi della consunzione, dei buoni e cattivi denti, della pelle fina, ecc. nel bestiame bovino. Ma dissi abbastanza, e forse troppo, delle malattie. Andrea Knight sostiene per propria esperienza, che le malattie sono ereditarie anche nelle piante, e quest'asserzione è sostenuta dal Lindley.(1011)
Mentre vediamo che sono ereditarie le cattive qualità, è poi una fortuna che lo siano egualmente la salute, il vigore e la longevità. Si sa che una volta, quando si acquistavano delle azioni sulla vita d'una determinata persona, si seguiva una pratica ben nota, cioè di scegliere, a tal uopo, una persona appartenente ad una famiglia i cui membri aveano raggiunto una tarda età. Un esempio notevole della ereditabilità del vigore e della resistenza lo offre il cavallo inglese.
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