Quanto ai fatti relativi all'ereditabilità delle mutilazioni o di alterazioni causate da malattia, è difficile il poter arrivare a deduzioni sicure. In alcuni casi si poterono praticare delle mutilazioni in un grande numero di generazioni, senza nessun risultato ereditario. Il Godron(1044) ha fatto osservare che da tempi immemorabili certe razze umane si fanno estrarre gli incisivi superiori, si tagliano le falangi delle dita, si praticano dei profondi fori nelle orecchie o nelle narici, si sottomettono perfino al tatuaggio, e si incidono profondamente diverse parti del corpo, senza che vi sia ragione di ammettere che queste mutilazioni siensi mai trasmesse.(1045) Le aderenze risultanti da infiammazione, o dai butteri del vaiuolo (e nei tempi passati molte successive generazioni devono essere state così marcate), non sono ereditarie. So da tre medici israeliti che la circoncisione, che per lunghe generazioni è praticata tra i loro correligionari, non ha mai avuto nessun effetto ereditario; d'altra parte, il Blumenbach assicura(1046) che in Germania gli Ebrei qualche volta nascono in uno stato che rende impossibile l'operazione, ed al quale si è dato un nome che significa "nato circonciso". La quercia ed altri alberi hanno portato da tempi antichi delle galle, e tuttavia esse non producono delle escrescenze ereditarie; ed altri fatti analoghi si potrebbero ancora citare.
Non ostante i casi negativi su citati, noi abbiamo alcune evidenti prove recenti per sostenere che gli effetti delle operazioni sono talvolta ereditari.
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