In un certo numero di individui, provenienti dagli stessi genitori e trattati nello stesso modo, gli uni avranno ad un alto grado questa potenza, mentre essa mancherà completamente in altri, senza che noi possiamo addurre alcuna causa di questa differenza. In alcuni casi, gli effetti delle lesioni e mutilazioni sembrano ereditari, ed in un capitolo seguente noi vedremo che gli effetti dell'uso e del non-uso di certe parti, continuati per lungo tempo, sono incontestabilmente ereditari. Così pure i caratteri ritenuti fra i più oscillanti, come il colore, vengono, con rare eccezioni, assai meglio trasmessi, che non si ritenga in generale. In fatto, la cosa che più sorprende non è che tutti i caratteri possano in tal modo trasmettersi; ma piuttosto che la loro trasmissione ereditaria qualche volta manchi. Queste eccezioni all'ereditabilità devono dipendere, per quanto noi sappiamo: 1o dalle circostanze che sembrano ostili o contrarie allo sviluppo del carattere speciale in questione; 2o dalle condizioni esterne che costantemente provocano una nuova variabilità; finalmente da incrociamenti operati in qualche generazione anteriore fra varietà distinte, in unione all'intervento dell'atavismo o della riversione, vale a dire la tendenza, nel fanciullo, di somigliare ai suoi avi o a progenitori più lontani, piuttosto che ai suoi genitori immediati; soggetto che noi discuteremo più estesamente nel capitolo seguente.
CAPITOLO XIII.
EREDITABILITÀ (continuazione) - ATAVISMO O RIVERSIONE DEI CARATTERI
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