L'INCROCIAMENTO CONSIDERATO COME CAUSA DIRETTA DI ATAVISMO
È noto da lungo tempo che gli ibridi fanno sovente ritorno ad una delle forme generatrici o ad ambedue, dopo un intervallo di due a sette generazioni, e secondo qualche autorità, dopo un tempo ancora maggiore. Ma che lo incrociamento per se stesso determini la riversione, provocando la riapparizione di caratteri da lungo tempo perduti, questo è quello, che a mio credere non fu ancora mai dimostrato. La prova ci viene fornita da alcune particolarità, le quali non presentandosi nei genitori immediati, non possono per conseguenza provenire da essi, ed appaiono spesso nella prole di due razze incrociate, mentre esse non si presentano mai, o almeno sono estremamente rare nelle stesse razze, finchè si evita d'incrociarle. Vista la singolarità e la novità di questa conclusione, ne do la prova in dettaglio.
La mia attenzione fu attirata dapprima su questo soggetto dal fatto annunziato da Boitard e Corbié, che incrociando certe razze di colombi domestici, si ottengono quasi invariabilmente fra i prodotti dell'incrociamento, degli individui che presentano i colori del torraiuolo selvatico o piccione comune di colombaia, d'un colore cioè turchino ardesiaco, colla doppia fascia o le macchie nere sulle ali, il groppone bianco, le fascie nere sulla coda e le rettrici esterne orlate di bianco. Io ho allora intrapreso una serie d'esperienze, di cui ho fatto noto i risultati nel sesto capitolo. Io scelsi dei colombi appartenenti a razze pure ed antiche, e nessuna delle quali era colorata in azzurro, ed aveva i caratteri su citati; le incrociai assieme e retro-incrociai i loro prodotti ibridi, ed ottenni continuamente, fra la loro prole, degli individui più o meno colorati in azzurro d'ardesia, e forniti in tutto od in parte dei segni caratteristici che accompagnano questa livrea.
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Boitard Corbié
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