Due fratelli, il loro padre, gli zii paterni, sette cugini e l'avo paterno, erano tutti invasi in modo simile, da una malattia cutanea detta phtiriasis versicolor; quest'affezione, che fu rigorosamente circoscritta ai maschi della famiglia (sebbene trasmessa dalle femmine), comparve all'epoca della pubertà e scomparve tra i quaranta e cinquanta anni. Nell'altro caso, quattro fratelli all'età di dodici anni soffrivano ciascuna settimana di violenti dolori di capo; il loro padre, gli zii paterni, l'avo e prozii paterni avevano tutti sofferto identici dolori di capo, che scomparvero all'età di cinquantacinque a cinquantasei anni, mentre nessuna delle femmine della famiglia ne andò soggetta.(1169)
Dai fatti su accennati, di malattie apparse alla stessa età in più membri d'una stessa famiglia, e per tre e più generazioni, sopratutto dai casi di affezioni rare, la cui coincidenza non può essere attribuita al caso, è impossibile non inferire che v'abbia una evidente tendenza alla trasmissione ereditaria delle malattie ad epoche corrispondenti della vita. Le eccezioni, quando si presentano, hanno luogo nel senso della manifestazione più precoce della malattia nel figlio che nel genitore, e ben raramente in senso inverso. Il dott. Lucas(1170) porta molti casi di malattie ereditarie che si sono palesate molto più presto; noi ne abbiamo citato uno ben meraviglioso a proposito della cecità presentatasi in tre generazioni, e il Bowman osserva che ciò avviene spesso in seguito a cataratta.
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Bowman
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