Si possono riguardare i topi come animali domestici. Alcuni di questi (Mus alexandrinus) essendo scappati dal Giardino zoologico di Londra, i custodi, "durante qualche tempo, prendevano frequentemente dei topi incrociati, che erano dapprima di mezzo sangue, poi presentavano successivamente sempre meno i caratteri dei topi alessandrini, di cui finalmente non restò più nessuna traccia".(1178) In alcune parti di Londra, invece, specialmente vicino ai docks, dove arrivano sovente dei topi importati, s'incontra una varietà infinita di forme intermediarie fra i topi bruni, neri ed alessandrini, che si considerano ordinariamente tutte e tre come specie distinte.
Fu sovente discussa la questione, quante generazioni occorrano perchè una specie od una razza possa assorbirne un'altra con incrociamenti ripetuti,(1179) e si ha probabilmente molto esagerato il numero necessario. Alcuni autori hanno sostenuto che ne abbisogna una dozzina, una ventina o più ancora, ciò ch'è poco probabile, poichè alla decima generazione i discendenti non contengono più di 1/1024 del sangue straniero. Il Gärtner,(1180) esperimentando sulle piante, ha trovato che una specie può assorbirne un'altra a capo di tre a cinque generazioni, e crede che ciò debba sempre avvenire in sei o sette generazioni al più. In un caso però il Kölreuter(1181) parla dei prodotti di Mirabilis vulgaris, incrociata durante otto generazioni successive colla M. longiflora, i quali erano talmente somiglianti a quest'ultima, che l'osservazione la più scrupolosa non avrebbe potuto svelare vix aliquam notabilem differentiam; egli era riuscito, come lo dice, ad plenariam fere transmutationem.
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