Pei suoi studi e la sua esperienza egli conchiude colla necessità delle unioni consanguinee per nobilitare il tipo, ma che occorrono nel servirsene grandissime precauzioni in causa della tendenza alla infecondità ed all'indebolimento che ne può succedere. Aggiungerò che un'altra autorità(1245) osserva che i buoi a corna corte producono maggior quantità di vitelli deformi che ogni altra razza di buoi.
Sebbene con una scelta bene eseguita dei migliori animali (come quella che si compie allo stato naturale pella legge della lotta) si possano spingere ben oltre le unioni consanguinee nei bovini, tuttavia gli effetti utili d'un incrociamento fra due razze qualunque si manifestano tosto coll'aumento della taglia ed il vigore dei nati; così mi fa sapere lo Spooner, che "l'incrociamento di razze distinte migliora senza dubbio i buoi da macello". Questi animali incrociati non sono di alcun valore per l'allevatore, ma da lungo tempo se ne producono in diverse parti dell'Inghilterra, pel macello,(1246) ed il loro valore è talmente riconosciuto, che alle Esposizioni di bestiame da macello, si stabilì, per loro, una classe separata. Il più bel bue grasso della grande Esposizione d'Islington nel 1862, era un animale incrociato.
Il Culley ed altri hanno citato il bestiame semiselvaggio, tenuto probabilmente da quattro o cinquecento anni nei parchi d'Inghilterra, quale un esempio d'una riproduzione consanguinea per lungo tempo ripetuta entro uno stesso gregge, senza che siensi manifestati degl'inconvenienti.
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