(1249) Nullameno, la maggior parte dei grandi allevatori di montoni protestarono contro una troppo lunga sequela di accoppiamenti incestuosi.(1250) Uno dei più celebri allevatori recenti, Giona Webb, teneva cinque famiglie separate, su cui operava, per mantenere in tal guisa una conveniente distanza nel grado di parentela dei due sessi.(1251)
Benchè si possano, senza apparente danno, continuare molto tempo le unioni consanguinee nei montoni, gli agricoltori hanno tuttavia l'abitudine d'incrociare razze distinte per avere bestie da macello, ciò che prova l'utilità di tale pratica. Noi possiamo trovarne una prova evidente nel Druce,(1252) il quale cita in dettaglio i numeri comparativi di quattro razze pure, e d'una incrociata, che possono vivere in una medesima località, distinguendo il prodotto di vello e di carne. Un'autorità competente, il Pusey, dà i risultati in danaro durante un tempo egualmente lungo delle pecore Cotswolds in l. st. 248 (trascurando i shillings), delle Leicesters in l. 223, delle Southdowns in l. 204, delle Hampshire Downs in l. 264, e delle razze incrociate in l. 293. Un rinomato antico allevatore, lord Somerville, afferma che le pecore di mezzo sangue, Ryelands e spagnuole, sono animali assai più grandi che le pure Ryelands o pure spagnuole. Spooner conclude il suo bel lavoro sull'incrociamento asserendo, che si ha un diretto vantaggio economico negl'incrociamenti giudiziosi, sovratutto quando il maschio è più grande della femmina.(1253)
Siccome alcuni dei nostri parchi inglesi sono molto antichi, ritengo che v'abbia dovuto essere una riproduzione consanguinea molto prolungata nei daini (Cervus dama) che vi si mantengono; ma da informazione, sembra che l'uso comune sia d'introdurre di quando in quando sangue nuovo col mezzo di maschi tratti da altri parchi.
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