Ne viene da questi casi di Wright, che una serie di unioni consanguinee molto vicine, non avevano punto alterate le forme esterne, nè il valore dei giovani, ma avevano esercitato un'azione seria sulla loro costituzione generale, sulle loro facoltà mentali e sopratutto sulle funzioni della riproduzione.
Il Nathusius(1261) porta un caso analogo ed ancor più singolare. Egli aveva importato dall'Inghilterra una troia gravida della grande razza di Yorkshire, e moltiplicò i di lei prodotti con accoppiamenti consanguinei per tre generazioni: il risultato fu sfavorevole, i giovani ebbero una debole costituzione, e fu diminuita la loro fecondità. Una delle ultime troie, che era un buon animale, appaiato col proprio zio (che s'era mostrato fecondo con troie d'altre razze), ebbe una prima portata di sei, ed una seconda di cinque piccoli molto meschini. Egli unì poi questa troia ad un verro d'una piccola razza nera, anche importata dall'Inghilterra, il quale appaiato con troia della sua razza diede da sette a nove figli; la troia della grande razza, dianzi così poco produttiva, partorì col piccolo porco nero una prima volta ventuno maialetti ed una seconda diciotto; cioè un totale di trentanove bei prodotti in un'annata!
Come l'abbiamo già riscontrato in altri animali, ed anche quando la generazione consanguinea moderata non produce effetti dannosi, e come lo dice un allevatore, il Coote (che guadagnò cinque volte l'annua medaglia d'oro del Smithfield Club Sow per la miglior portata di maiali), "gl'incrociamenti sono utilissimi all'agricoltore per ottenere una più robusta costituzione e maggior rapidità di crescimento; ma per me, che allevo porci pella riproduzione, non posso farlo, perchè ci vogliono degli anni, per raggiungere qualche cosa che si avvicini alla purità del sangue".(1262)
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