Ecco, sullo stesso soggetto, le parole di un orticultore inglese:(1288) "Io ottenni in questa estate nella coltura dei meloni, in istato non protetto, un successo maggiore che colle varietà antiche, e precisamente procurandomi con una fecondazione incrociata dei semi di ibridi (cioè meticci). I prodotti di tre incrociamenti differenti, ed in modo speciale quelli derivanti da due varietà le più diverse che potei avere, furono tutti più grandi e più scelti che quelli delle venti o trenta varietà già conosciute".
A. Knight(1289) riconobbe che le piante venute da un incrociamento tra differenti varietà di pomi hanno assai maggiore vitalità e forza, e il Chevreul(1290) parla del vigore eccessivo di alcuni alberi fruttiferi incrociati, allevati dal Sageret.
Il Knight(1291) riporta un caso meraviglioso degli effetti stimolanti prodotti dall'incrociamento delle razze, ch'ebbe da un incrociamento reciproco eseguito tra la più piccola varietà di pisello e la più alta; la prima, la di cui altezza non eccedeva mai due piedi, giunse fino a sei, mentre la taglia della più alta e rigogliosa non fu ridotta che di pochissimo. Il Laxton m'ha comunicato dei piselli vegnenti da incrociamenti di quattro qualità distinte, che mi produssero piante d'una forza straordinaria, e oltrepassanti tutte di uno, due o tre piedi le forme genitrici che crescevano al loro fianco.
Il Wiegmann,(1292) avendo eseguito molteplici esperimenti d'incrocio tra diverse varietà di cavoli ottenne meticci, che, per l'altezza e vigoria, eccitarono lo stupore di tutti i giardinieri che li videro.
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