Dunque in queste unioni illegittime la fecondazione è meno certa, e la fertilità minore, allorquando gli ovuli ed il polline spettano allo stesso fiore, che se provengano da due individui distinti della medesima forma. Il dott. Hildebrand intraprese recentemente sulla forma a lungo stelo dell'Oxalis rosea delle esperienze analoghe, che gli diedero identici risultati.(1305)
Si trovò non ha guari che alcune piante, incrociate nel loro paese nativo e nelle loro condizioni naturali, non possono essere fecondate dal polline della stessa pianta. Esse sono così completamente impotenti da per se stesse che, sebbene possano essere facilmente fecondate dal polline d'una specie distinta, ed anche da quello di un genere diverso, esse non danno mai un solo seme col proprio polline. In alcuni casi, il polline e lo stigma della stessa pianta esercitano l'uno sull'altro un effetto nocivo. La maggior parte dei fatti noti spettano alle Orchidee, ma prenderò le mosse da un esempio tratto da una famiglia ben differente.
Sessantatre fiori della Corydalis cava, portati da piante distinte, furono fecondati dal dottore Hildebrand(1306) col polline tratto da altre piante della stessa specie, e diedero cinquantotto capsule racchiudenti ciascuna 4-5 semi in media. Avendo in seguito fecondati gli uni col mezzo degli altri, sedici fiori di uno stesso racemo, non ottenne che tre capsule, di cui una sola portava buoni semi in numero di due soltanto. Finalmente fecondò ventisette fiori ciascuno col proprio polline; e ne lasciò cinquantasette fecondarsi spontaneamente, ciò che sarebbe di certo avvenuto, se fosse stato possibile, giacchè le antere non solo toccavano gli stigmi, ma già i tubi pollinici vi erano penetrati, come vide il dott.
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Oxalis Orchidee Corydalis Hildebrand
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