Ma, come lo vedremo, piante distinte, avute da semi dell'Oncidium flexuosum, e probabilmente altrettanto per altre specie, sarebbero atte a fecondarsi reciprocamente, giacchč questo č l'andamento naturale. Scott constatō anche l'efficacia del polline d'una pianta di O. microchilum, col mezzo del quale fecondō due altre specie; gli ovuli erano egualmente sani, giacchč furono fecondati con successo dal polline d'una specie diversa e da quello d'una pianta distinta di O. microchilum; ma non potč fecondare il fiore col polline della stessa pianta, sebbene abbia constatata l'entrata dei tubi pollinici nello stigma. Un simile caso fu osservato da Riviere,(1308) a proposito di due piante di O. cavendishianum, che entrambe sterili da per loro, si fecondarono reciprocamente. Tutti questi esempi si riferiscono al genere Oncidium. Ma Scott vide, in un altro genere, la Maxillaria atro-rubens, che "essa era incapace di fecondarsi col proprio polline", mentre una specie ben distinta, la M. squalens, la fecondava, e questa era da quella fecondata.
Tutte queste Orchidee essendo cresciute in condizioni artificiali e chiuse in serre, conchiusi senza tema che la loro sterilitā era dovuta a questa causa. So, perō, da Fritz Müller, ch'egli, a Desterro, nel Brasile, dove la pianta č indigena, fecondō pių che cento fiori dell'Oncidium flexuosum, sia collo stesso di lui polline, sia con quello di altre piante; e che tutte quelle della prima categoria rimasero sterili, mentre che i fiori fecondati dal polline d'un'altra pianta della stessa specie furono fertili.
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