Altra volta furono fecondati altri fiori col proprio polline, e tutti caddero appassiti dopo alcuni giorni, mentre i fiori dello stesso grappolo, che non furono fecondati, rimasero aderenti, e si conservarono freschi lungo tempo. Noi abbiamo visto che negli incrociamenti tra Orchidee diversissime, il polline si mantiene lungo tempo inalterato, ma le Notyliae si comportano differentemente per tale rapporto; poichč quando si mette del loro polline sullo stigma dell'Oncidium flexuosum, tanto lo stigma che il polline diventano rapidamente d'un bruno carico, come avviene se alla pianta si applica il proprio polline.
Siccome in tutti questi casi il proprio polline non č solo impotente (ciō che rende impossibile l'auto-fecondazione), ma impedisce anche l'azione d'un polline estraneo che potesse ulteriormente intervenire, ciō che fu ben constatato nel caso della Notylia e dell'Oncidium flexuosum; cosė Fritz Müller pensa che sarebbe vantaggioso pella pianta che il suo polline si facesse viemaggiormente deleterio; perchč allora gli ovuli sarebbero prontamente uccisi, e la loro caduta risparmierebbe la nutrizione di un organo fattosi inutile.
Lo stesso naturalista trovō nel Brasile tre piante di una Bignonia crescenti l'una presso le altre. Egli fecondō ventinove fioretti di una di esse col proprio polline, e non ebbe neanche una capsula. Trenta fiori furono fecondati col polline d'una pianta distinta, di una delle tre, e si ebbero due sole capsule. Finalmente cinque fiori furono fecondati col polline di una quarta pianta, che cresceva ad una certa distanza, e tutti cinque produssero delle capsule.
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Orchidee Notyliae Oncidium Notylia Oncidium Fritz Müller Brasile Bignonia
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