Oltre ciò è chiaramente dimostrato che gl'ibridi, che sono del tutto fecondi, possono presentare questi stessi vantaggi allo stesso grado di quelli che sono sterili.
Negli animali superiori non sembra esistere alcuno speciale adattamento per assicurare gli occasionali incrociamenti tra famiglie distinte. L'ardore dei maschi, che determina una severa lotta fra di loro, è sufficiente allo scopo; negli animali sociali i maschi vecchi e dominanti sono dopo un certo tempo spodestati, e sarebbe una semplice accidentalità se il successore vittorioso fosse un individuo strettamente parente della stessa famiglia. La struttura di molti animali inferiori, quando sieno ermafroditi, è tale da impedire la fecondazione dell'uovo coll'elemento maschile dello stesso individuo, per cui è reso necessario il concorso di due individui. In altri casi è almeno possibile che l'elemento maschile acceda ad un individuo distinto. Nelle piante, che sono fisse nel suolo, e non possono, come fanno gli animali, cambiare stazione, i numerosi adattamenti per la fecondazione incrociata sono mirabilmente perfetti, e ciò fu ammesso da tutti quelli che hanno studiato l'argomento.
Le dannose conseguenze causate dalla riproduzione consanguinea troppo ripetuta, appalesandosi assai gradatamente, non possono essere dimostrate con quella facilità come gli effetti utili che seguono l'incrociamento. Nullameno, la opinione generale di tutti i più provetti su tale soggetto si è che ne risultino degli inconvenienti, più presto o più tardi, a seconda degli animali, e sopratutto in quelli che si moltiplicano con rapidità. Una idea falsa può bensì prevalere per superstizione, ma è però difficile il ritenere, che tanti osservatori, abili e sagaci, abbiano potuto ingannarsi in tal guisa a spese del loro danaro e della loro fatica.
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