Un signore del Surrey, che esercitava l'industria di allevare del grano di frumento allo scopo di seminazione, e che al mercato faceva sempre i prezzi più elevati, m'assicura ch'egli ritiene una pratica indispensabile di cambiare continuamente la semente, per cui teneva due poderi assai diversi nel terreno e nell'elevazione.
Relativamente ai tuberi delle patate, io trovo che oggi è regola generale di scambiarsi le partite. I grandi coltivatori di patate del Lancashire ricevevano prima generalmente i tuberi dalla Scozia, ma essi trovano che "uno scambio coi moss-lands era quasi sempre sufficiente". In tempi anteriori in Francia la rendita della patata fu ridotta in cinquanta e sessant'anni nei Vosgi da 120-150 a 30-40 staia, e il celebre Oberlin ha attribuito il successo sorprendente in gran parte allo scambio dei tuberi.(1328)
Un noto orticoltore pratico, il Robson(1329) asserisce positivamente, di avere ottenuto dei vantaggi decisi col far venir le cipolle, i tuberi delle patate e varie sementi, tutte della stessa qualità, da terreni diversi e regioni molto distinte dell'Inghilterra. E soggiunge che si possono ottenere degli evidenti vantaggi nelle piante che si moltipicano per polloni, come il Pelargonium e specialmente la Dahlia, procurandosi la stessa varietà da un luogo diverso, oppure "se l'estensione del giardino lo permette, col prendere i polloni in un terreno e trasferirli in un altro, ottenendo così un cambiamento che è tanto necessario pel benessere della pianta". Egli sostiene che il giardiniere, dopo un certo tempo "è costretto ad eseguire tale scambio, sia egli preparato a farlo o meno". Osservazioni simili fece un altro distinto giardiniere, il Fish, e cioè che i polloni della stessa varietà di Calceolaria, ch'egli avea avuto da un vicino "mostrarono assai maggior vigore dei propri, che pur erano stati trattati nella medesima maniera", ciò ch'egli attribuì semplicemente al fatto, che le sue piante "erano in certo modo troppo abituate alla loro stazione, e ristucche". Alcunchè di simile avviene nell'innesto e nella inoculazione degli alberi fruttiferi, imperocchè, secondo l'Abbey, le marze riescono assai meglio sopra una varietà distinta, e perfino sopra un'altra specie, o sopra un tronco già prima innestato, che non sopra tronchi che nacquero dai semi della varietà che deve essere innestata; ed egli ritiene di poter pienamente spiegare il fatto, dicendo che i tronchi in questione sono meglio adattati al terreno ed al clima della località. Devesi però aggiungere che le varietà innestate od inoculate sopra sorta assai diverse, tuttochè dapprima riescano più facilmente e si facciano più forti, che quando sono innestate sopra tronchi affini, nondimeno più tardi diventano spesso malaticcie.
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