Molti elefanti sono tenuti nell'India, loro patria; essi raggiungono un'alta età, e sono forti abbastanza pei lavori più pesanti, e tuttavia non si seppe mai, tranne una o due eccezioni, ch'essi siensi anche solamente accoppiati, sebbene i maschi e le femmine abbiano le loro stagioni periodiche. Ma se andiamo un po' più verso oriente, a Giava, noi apprendiamo dal Crawfurd,(1338) che "la loro riproduzione allo stato domestico, od almeno in uno stato semidomestico, in cui sono tenute le elefantesse, è un avvenimento quotidiano". Il Crawfurd mi fa sapere, essere sua opinione, che ciò dipenda da una certa libertà con cui si lasciano girare le femmine pei boschi. Secondo il rapporto del vescovo Heber,(1339) il rinoceronte captivo invece sembra riprodursi nell'India assai più facilmente dell'elefante. Del genere equino, quattro specie selvaggie si sono riprodotte in Europa, sebbene qui fossero soggette ad un grande cambiamento nelle loro naturali condizioni di vita; ma le specie furono generalmente incrociate l'una coll'altra. Quasi tutti i membri della famiglia dei suini si riproducono facilmente nei nostri serragli; perfino il Potamochoerus penicillatus ha generato due volte nel Giardino zoologico. Anche il peccari (Dicotyles torquatus) vi si è più volte riprodotto; ma un'altra specie, il D. labiatus, quantunque tanto ammansato quanto una forma semidomestica, si riproduce nel suo paese natio, il Paraguay, sì raramente, che il fatto, secondo il Rengger(1340) merita conferma. Il Bates osserva, che il tapiro, che nell'Amazonia è sì spesso domato dagl'Indiani, non vi si riproduce mai.
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