Quegli ordini di mammiferi e di uccelli, le cui specie selvaggie si riproducono più facilmente nei nostri serragli, ci hanno dato il maggior numero di forme domestiche. I selvaggi domano volentieri gli animali in quasi tutte le parti del mondo,(1392) e se alcuni di questi animali producevano regolarmente dei figli, e si mostravano utili, venivano tosto addomesticati. Se inoltre nelle migrazioni dei loro padroni in altri paesi si mostravano capaci a sopportare climi diversi, aveano un valore anco maggiore; e sembra invero che gli animali, i quali facilmente generano nella captività, possano in generale sopportare climi diversi. Fanno però eccezione alcuni pochi animali domestici, come la renna ed il cammello. Molti dei nostri animali domestici possono sopportare con fecondità inalterata le condizioni meno naturali, così il coniglio, il porcellino d'India ed il furetto, i quali figliano in gabbie miserabili e ristrette. Pochi cani di tutte le specie sopportano il clima dell'India senza degenerare; ma finchè vivono, conservano, per quanto mi dice il dott. Falconer, la loro fecondità; altrettanto, secondo il dott. Daniell, dicasi dei cani inglesi che furono trasportati a Sierra Leone. Il pollo, originario delle ardenti bassure dell'India, è in tutte le parti del mondo più prolifico che il suo stipite, fino all'altezza della Groenlandia e della Siberia settentrionale, dove questo uccello non si propaga più. Tanto i polli che i colombi, da me durante l'inverno ricevuti direttamente da Sierra Leone, erano tosto pronti ad accoppiarsi.
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