STERILITÀ DELLE PIANTE IN SEGUITO ALLE CAMBIATE CONDIZIONI DI VITA E AD ALTRE CAUSE
Nel Regno vegetale sono frequenti i casi di sterilità, analoghi a quelli ora citati dal Regno animale. Ma il soggetto è reso oscuro da molte circostanze che saranno tosto esposte, e cioè la contabescenza delle antere, come il Gärtner ha chiamato un particolare fenomeno, - le mostruosità, - la doppiezza dei fiori, - l'ingrandimento dei frutti, - e l'aumento continuato ed eccessivo per mezzo delle gemme.
È noto che molte piante nei nostri giardini e nelle nostre serre, quantunque si trovino in perfetto stato di salute, producono raramente o mai dei semi. Non parlo delle piante che trasmodano nelle foglie, per essere tenute o troppo umide, o troppo calde, o troppo concimate; imperocchè esse non producono il fiore, e quindi il caso può essere affatto diverso. Nè alludo ai frutti che per mancanza di calore non maturano, o per eccesso di umidità si guastano. Ma molte piante esotiche, con ovuli e polline perfettamente sani, non danno alcun seme. Come io so per propria esperienza, la sterilità dipende in molti casi semplicemente dalla mancanza degl'insetti adattati a trasportare il polline sullo stigma. Ma prescindendo dai diversi casi ora esposti, rimangono ancora molte piante, nelle quali per effetto delle cambiate condizioni di vita il sistema riproduttivo ha subìto una seria influenza.
Sarebbe noioso l'entrare qui in molti dettagli. Già Linneo(1402) ha osservato che le piante alpine, sebbene allo stato naturale sieno cariche di semi, producono poco seme, o non ne producono affatto quando sono coltivate nei giardini. hanno però molte eccezioni: secondo H. C. Watson, la Draba sylvestris, una delle nostre più decise piante alpine, si riproduce per semi nei dintorni di Londra, ed il Kerner, che rivolse particolare attenzione alla cultura delle piante alpine, trovò che parecchie sorta, quando vengono coltivate, si disseminano spontaneamente.
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