Eppure tutte restano perfettamente feconde.
Contabescenza. - Il Gärtner ha così chiamato uno stato particolare delle antere in certe piante, in cui diventano avvizzite o brune e tenaci, e non danno buon polline. In tale stato esse somigliano perfettamente alle antere della maggior parte degli ibridi sterili. Il Gärtner,(1412) nella sua discussione su questo argomento, ha dimostrato che tale fenomeno si manifesta occasionalmente in piante di molti ordini. Ma le cariofillacee e le liliacee ne soffrono più delle altre, ed io credo che ad esse debbansi aggiungere le ericacee. La contabescenza varia di grado, ma in una stessa pianta tutti i fiori ne sono quasi egualmente affetti. Le antere si trovano in tale stato in epoca molto precoce, entro la gemma fiorale, e (tranne un'eccezione descritta) restano così durante la vita della pianta. Questo stato non può essere rimosso da alcun cambiamento nel trattare il vegetale, e si propaga per pollini, rimessiticci, ecc., e forse anche per semi. Nelle piante contabescenti gli organi femminili non ne sono affetti, o si sviluppano solo precocemente. La causa di tale fenomeno è dubbia, e diversa nei casi diversi. Prima ch'io leggessi il lavoro del Gärtner, l'attribuii, come sembra aver fatto anche l'Herbert, al trattamento innaturale delle piante; ma la sua persistenza sotto cambiate condizioni, e la circostanza che gli organi femminili restano inalterati, non si conciliano con quest'opinione. A prima vista sembra opporsi anche il fatto che parecchie piante endemiche diventano contabescenti ne' nostri giardini; il Kölreuter peraltro crede che l'affezione sia il risultato del trapiantamento.
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