CAPITOLO XIX.
RIASSUNTO DEI QUATTRO PRECEDENTI CAPITOLICON OSSERVAZIONI SULL'IBRIDISMO
Sugli effetti dell'incrociamento. - Influenza della domesticità sulla sterilità. - Riproduzione consanguinea. - Buoni e cattivi effetti risultanti dai cangiamenti nelle condizioni della vita. - Incrociamenti fra varietà non sempre fertili. - Differenze di fecondità fra le specie e le varietà incrociate. - Conclusioni relative all'ibridismo. - Schiarimenti sull'ibridismo tratti dalla progenitura illegittima delle piante dimorfe e trimorfe. - Sterilità delle specie incrociate dovuta alle differenze circoscritte al sistema riproduttivo, e non accumulantesi per elezione naturale. - Motivi pei quali le varietà domestiche non sono mutuamente sterili. - Esagerazione delle differenze tra la fecondità delle specie e quella delle varietà incrociale. - Conclusione.
Noi abbiamo dimostrato, nel quindicesimo capitolo, che allorquando degli individui di una stessa varietà, od anche d'una varietà distinta, possono incrociarsi liberamente, ne risulta infine una uniformità nei caratteri. Vi sono però alcuni caratteri che non sembrano potersi fondere e mescolarsi insieme, ma essi sono poco importanti, essendo quasi sempre semimostruosi ed apparsi di subito. Ne segue che per conservare alle nostre razze domestiche il loro vero tipo, o per migliorarle con elezione metodica, bisogna necessariamente mantenerle separate. Un insieme d'individui può tuttavia modificarsi lentamente per elezione inconscia, senza che sieno stati divisi in parti distinte, come lo vedremo in un futuro capitolo.
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