Rivolgiamoci ora a popoli semicivili ed ai selvaggi. Secondo quello che io vidi in diverse parti dell'America del Sud, dove non esistono siepi e gli animali hanno poco valore, avrei pensato che colà non si avesse alcuna cura per l'allevamento o scelta, e ciò è vero in una grande estensione. Il Roulin(1498) peraltro descrive una razza nuda di buoi della Colombia, cui non si permette di riprodursi per la loro delicata costituzione. Secondo Azara(1499) nascono spesso nel Paraguay dei cavalli con pelo arricciato, ma gl'indigeni, siccome non li amano, li distruggono. D'altra parte Azara racconta che nel 1770 nacque un toro senza corna, che fu conservato e riprodotto. A Banda Orientale mi fu parlato dell'esistenza di una razza con pelo rovesciato; e i buoi niata stranissimi apparvero dapprima a La Plata e vennero di poi conservati distinti.
Alcune variazioni marcate furono quindi conservate, ed altre furono in questi paesi, così poco favorevoli ad una attenta elezione, costantemente distrutte. Noi abbiamo anche visto che gli abitanti introducono talvolta dei bovini nei loro poderi per evitare i cattivi effetti delle nozze consanguinee. D'altra parte seppi da buona fonte che i Guachos dei Pampas non hanno alcuna cura nell'elezione dei migliori tori o stalloni allo scopo della riproduzione, e ciò forse spiega il fatto che i buoi ed i cavalli nella estesissima Repubblica Argentina sono sì uniformi nel carattere.
Se guardiamo al mondo vecchio "il Touareg è così diligente nell'allevamento de' suoi Mahari (bella razza di dromedario), quanto lo è l'Arabo in quello del cavallo.
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