I cani però sono maggiormente apprezzati per le loro qualità mentali e i loro sensi; ed ognuno sa quanto le razze differiscano per tale riguardo. Dove, d'altra parte, il cane è apprezzato solamente perchè serve di cibo, come nelle isole polinesiache ed in Cina, colà il cane è descritto come un animale stupido(1536). Il Blumenbach fa osservare che "molti cani, ad esempio il cane da topo, hanno una struttura così marcata e adattata a scopi speciali, che io non potei che assai difficilmente convincermi che questa forma mirabile fosse la conseguenza accidentale di una degenerazione"(1537). Se il Blumenbach avesse riflettuto sul grande principio dell'elezione, non avrebbe adoperato il termine degenerazione, nè sarebbe rimasto sorpreso nel vedere i cani ed altri animali sì bene adattati al servizio dell'uomo.
Dal complesso di questi fatti noi possiamo concludere che la parte o il carattere più apprezzato, siano foglie, fusti, tuberi, bulbi, fiori, frutti o semi nelle piante, oppure la grandezza, forza, celerità, il pelame o l'intelligenza negli animali, sarà costantemente quello che offre le maggiori differenze sia di qualità, sia di grado. E questo risultato noi possiamo con sicurezza attribuire alla preservazione, per un lungo corso di generazioni, di quelle variazioni che erano le più utili, con trascuranza delle altre.
Voglio chiudere questo capitolo con alcune osservazioni sopra un soggetto importante. In animali come la giraffa, in cui la struttura è mirabilmente coordinata a scopi particolari, si è supposto che tutte le parti debbano essersi modificate contemporaneamente, e si è creduto che ciò sarebbe stato quasi impossibile secondo il principio dell'elezione naturale.
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