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      Gli animali anfibiotici, i quali sono atti a vedere tanto nell'acqua come nell'aria, secondo le dimostrazioni del Plateau(1539), hanno gli occhi conformati su questo stampo: "La cornea è sempre piana, od almeno davanti alla lente sopra uno spazio che corrisponde al diametro della lente appiattita, mentre le parti laterali possono essere fortemente curvate". La lente s'accosta assai ad una sfera, ed i liquidi hanno quasi la medesima densità come l'acqua. Se ora un animale terrestre diventasse nelle sue abitudini sempre più acquatico, potrebbero apparire successivamente dei cambiamenti assai leggeri, dapprima nella curvatura della cornea o della lente, e poi nella densità dei liquidi, o viceversa, ed essi sarebbero utili per l'animale finchè si trova nell'acqua, senza compromettere seriamente la sua capacità visiva nell'aria. È naturalmente impossibile congetturare, per quali gradini sia stata raggiunta originariamente la struttura fondamentale dell'occhio dei vertebrati, poichè intorno a quell'organo dei primi progenitori della classe noi nulla sappiamo. Relativamente agli infimi animali nella scala zoologica noi possiamo coll'aiuto dell'analogia intravedere gli stadii di transizione che l'occhio probabilmente percorse, come ho cercato di dimostrare nella mia opera sulla Origine delle Specie(1540).
     
      CAPITOLO XXI.
     
      ELEZIONE (continuazione).
     
      Azione dell'elezione naturale sui prodotti domestici. - Reale importanza dei caratteri in apparenza insignificanti. - Circostanze che favoriscono 1'elezione artificiale.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Plateau Origine