Noi vediamo ciò che possa fare l'elezione, quantunque applicata a semplici differenze individuali, nei casi in cui famiglie di bovini, pecore, piccioni, ecc. che appartengono ad una stessa razza, sono allevate per un certo numero d'anni da allevatori diversi senza alcuna intenzione da parte loro di modificare la razza. Lo stesso fatto si riscontra nelle differenze fra i cani da caccia che si allevano per la caccia nei vari distretti; e in molti altri simili casi (1580).
Affinchè dall'elezione si ottenga un risultato, conviene di certo evitare l'incrociamento di razze distinte; ogni facilità quindi nell'accoppiamento, come ha luogo nel piccione, è assai favorevole all'opera; mentre ogni difficoltà, come presso il gallo, è un impedimento alla formazione di razze distinte. È per questo principio che si è potuto, nel piccolo territorio dell'isola di Jersey, migliorare la proprietà lattifera dei bovini con una rapidità impossibile a conseguirsi in un paese così esteso, come lo è, ad esempio, la Francia(1581). Se il libero incrociamento è da un lato un pericolo manifesto, dall'altro lato la riproduzione troppo consanguinea è un pericolo latente. Le condizioni sfavorevoli distruggono il potere dell'elezione; giammai sui pascoli di montagna avremmo potuto formare le nostre razze perfezionate pesanti dei bovini od ovini, nè i nostri grossi cavalli da tiro nelle isole aride ed inospitali, come le Falkland, dove diminuiscono rapidamente di taglia perfino i cavalli leggeri della Plata. Sarebbe impossibile preservare in Francia parecchie razze inglesi di pecore; perchè appena gli agnelli sono slattati, il loro vigore diminuisce col crescere del calore estivo(1582). Giammai ai tropici si sarebbe molto allungata la lana della pecora, quantunque l'elezione abbia conservato in condizioni diversissime e ben anco sfavorevoli, quasi pura la pecora merina.
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