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      Il tempo è un elemento essenziale per la formazione delle nostre razze domestiche, perchè esso permette che nascano innumerevoli individui, e che si rendano variabili per le diverse condizioni cui sono esposti. L'elezione metodica è stata praticata da tempi remotissimi fino ai nostri giorni, perfino da popoli semicivilizzati, e nei tempi andati avrà prodotto alcuni risultati. L'elezione inconscia deve essere stata ancora più efficace, poichè per lunghi periodi gli individui di maggior valore saranno stati conservati, mentre i meno apprezzati saranno stati trascurati. Nel corso dei tempi, le diverse varietà in tal modo saranno state modificate dalla elezione naturale principalmente nei paesi meno civilizzati. Generalmente si ritiene, quantunque non se ne abbiano che poche prove o nessuna, che i caratteri nuovi si fissino col tempo, e che dopo essere rimasti per lungo tempo stabili, diventino nuovamente variabili sotto l'influenza di nuove condizioni.
      Quanto tempo sia trascorso dacchè l'uomo ha incominciato ad addomesticare gli animali ed a coltivare le piante, noi incominciamo appena ora ad intravvederlo. Nel periodo neolitico, durante il quale le abitazioni lacustri della Svizzera erano abitate, alcuni animali si trovavano già allo stato domestico ed alcune piante venivano coltivate. La linguistica ci fa conoscere che l'arte di lavorare e di seminare la terra era già praticata, e già erano domesticati i principali animali in quest'epoca immensamente remota, in cui il sanscrito, il greco, il latino, il gotico, il celtico e lo slavo non s'erano ancora staccati dalla madre lingua comune(1609).


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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