Allorquando s'incrociano due specie o due razze, i prodotti della prima generazione sono generalmente uniformi, ma presentano in seguito la pių grande diversitā di caratteri. Secondo il Kölreuter(1654), chi vuole ottenere varietā all'infinito, non ha altro a fare che incrociare e retroincrociare ibridi. Si osserva pure una grande variabilitā quando gli ibridi o meticci sono ridotti od assorbiti da incrociamenti ripetuti con una delle due forme progenitrici, ancora pių, se si mescolano fra loro, mediante incrociamenti successivi, tre o quattro specie. Pių oltre, il Gärtner(1655), da cui togliamo i fatti precedenti, non ha potuto ottenere delle unioni, ma Max Wichura(1656) riuscė a riunire in un solo ibrido sei specie distinte di salice. Il sesso delle specie generanti ha una influenza inesplicabile sulle variabilitā degli ibridi, e il Gärtner(1657) ha trovato sempre che, allorquando s'impiegano un ibrido come padre ed una delle specie originarie pure, od una terza specie come madre, la prole era pių variabile che quando lo stesso ibrido serviva di madre e le forme originarie pure od una terza come padre. Cosė, piante sorte da semi del Dianthus barbatus, incrociate coll'ibrido D. chinensi-barbatus erano pių variabili di quelle provenienti da quest'ultimo ibrido fecondato dal D. barbatus puro. Massimiliano Wichura(1658) ha ottenuto un risultato analogo cogli ibridi dei salici. Il Gärtner(1659) assicura inoltre che il grado di variabilitā č qualche volta diverso negli ibridi provenienti dagli incrociamenti reciproci per le due medesime specie, senz'altra differenza, che in un caso s'impiega una specie come padre e nell'altro come madre.
| |
Kölreuter Gärtner Max Wichura Gärtner Dianthus Wichura Gärtner
|