Noi sappiamo che certi gruppi d'esseri organizzati, tranne però qualche eccezione in ciascuno, sono soggetti a modificazioni del loro sistema riproduttore molto più facilmente che altri, per un cangiamento nelle condizioni esterne; così gli uccelli rapaci lo sono più che i mammiferi carnivori, e i pappagalli più che i colombi. Questo fatto concorda col modo capriccioso in apparenza, con cui diversi gruppi d'animali e di piante variano sotto l'influenza della domesticità.
Il Kölreuter(1660) ebbe già occasione di meravigliarsi del parallelismo che si osserva fra l'eccessiva variabilità degli ibridi incrociati e retroincrociati in diversa maniera, - e questi ibridi avevano le loro facoltà riproduttive più o meno modificate, - e le variabilità delle piante coltivate da tempi antichi. Massimiliano Wichura(1661), facendo in passo più avanti, dimostra che un grande numero delle nostre piante più perfezionate colla coltura, come i giacinti, i tulipani, le auricole, la bocca di leone, i pomi di terra, i cavoli, ecc., nelle quali non v'ha ragione di credere che sieno state rese ibride, le antere contengono molti grani di polline irregolare, nello stato medesimo come gli ibridi. Egli osserva pure, in certe forme selvaggie, la medesima coincidenza fra lo stato del polline e un alto grado di variabilità; mentre in molte specie di Rubus, come nel R. caesius e idaeus, che sono poco variabili, il polline è sano. Inoltre è noto che in molte piante coltivate, come il banano, l'ananasso, l'albero del pane ed altre ricordate antecedentemente, gli organi riproduttori sono stati modificati al punto, che questi vegetali sono completamente sterili; e quando danno semi, a giudicare dal numero delle varietà coltivate esistenti, le piante nate da semi devono essere variabili in alto grado.
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Kölreuter Wichura Rubus
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