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      Noi troviamo anche maggiore difficoltà nel distinguere l'elezione dagli effetti definiti delle condizioni di vita, quando confrontiamo delle forme naturali affini tra loro e abitanti in paesi poco dissimili per clima, per natura di suolo, ecc., come l'Europa e l'America del Nord, perchè in questo caso la elezione naturale deve aver agito rigorosamente ed inevitabilmente durante una lunga serie di secoli.
      Il prof. Weismann ha suggerito(1667) l'idea, che quando una specie variabile entra in una contrada nuova ed isolata, sebbene le sue variazioni sieno della stessa natura generale come prima, è tuttavia improbabile che queste variazioni avvengano nello stesso numero proporzionale. Dopo un periodo più o meno lungo la specie tenderà a farsi uniforme nel carattere per mezzo di incessanti incrociamenti tra gli individui varianti; ma nei due casi non essendo eguale la proporzione tra gli individui varianti in modo diverso, il risultato finale sarà la produzione di due forme spesso differenti l'una dall'altra. In simili casi vi sarà la falsa apparenza che le condizioni abbiano prodotto certe definite modificazioni, mentr'esse furono determinate unicamente dall'indefinita variabilità, però con variazioni in numeri proporzionali leggermente diversi. Quest'opinione può gettar della luce sul fatto, che gli animali domestici cha abitarono anticamente alcune regioni della Gran Bretagna, ed i buoi semiselvaggi tenuti ampiamente in alcuni parchi inglesi, differiscono leggermente tra di loro; imperocchè questi animali furono impediti a migrare per l'intero paese e ad incrociarsi, ma poterono liberamente incrociarsi in ogni distretto o parco.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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