La diminuzione nel peso e nella grandezza delle ossa è probabilmente, nei casi precedenti, il risultato indiretto della reazione esercitata su di esse dai muscoli indeboliti che vi si attaccano. Io ho trascurato di confrontare le remiganti dell'anitra domestica con quelle della selvatica, ma il Gloger(1750) assicura che nell'anitra selvatica le estremità delle remiganti arrivano quasi all'estremità della coda, mentre nella domestica arrivano spesso appena alla di lei base. Egli descrive anche una maggior grossezza delle zampe e dice che la membrana interdigitale è ridotta, ma io non ho potuto riscontrare quest'ultima differenza.
Nel coniglio domestico il corpo e lo scheletro sono più grandi e più pesanti che nell'animale selvatico, e le ossa delle membra sono nella dovuta proporzione più pesanti; ma qualunque sia il modo che si adoperi nel raffronto, risulta che nè le ossa delle membra nè le omoplate sono accresciute in lunghezza proporzionatamente alle notevoli dimensioni delle parti dello scheletro. Il cranio si è fatto assai ristretto, e secondo le misure che noi abbiamo dato della sua capacità, dobbiamo concludere che la riduzione è precisamente dovuta ad una diminuzione del cervello, cagionata questa dal non-uso delle facoltà mentali negli animali viventi in cattività.
Noi abbiamo visto nell'ottavo capitolo che le farfalle del baco da seta, che per secoli furono tenute in captività, escono dai loro bozzoli con le ali deformate, inette al volo e spesso assai ridotte nelle loro dimensioni e anche qualche volta rudimentali, secondo il Quatrefages.
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Gloger Quatrefages
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