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      Il Ménétriés ha osservato in un gufo (Strix grallaria), mantenuto in modo analogo, un cambiamento nella forma dello stomaco, la cui membrana interna era coriacea, ed il fegato avea raggiunto un volume maggiore. Resta a sapersi se tali modificazioni degli organi possano nel corso delle generazioni diventare ereditarie.(1761)
      La lunghezza aumentata o diminuita delle intestina, la quale sembra derivare da un cambiamento nella qualità degli alimenti, è un caso anche più notevole, perchè è caratteristica di certi animali viventi allo stato domestico, e deve perciò essere ereditaria. Il sistema assorbente così complesso, i vasi sanguigni, i nervi ed i muscoli vengono necessariamente modificati insieme colle intestina. Secondo il Daubenton, le intestina del gatto domestico hanno una lunghezza maggiore d'un terzo di quella del gatto selvaggio d'Europa; e sebbene questa specie non sia il ceppo da cui deriva l'animale domestico, tuttavia il confronto è probabilmente giusto, come lo ha fatto osservare Isidoro Geoffroy, per la grande analogia che hanno fra loro le differenti specie di gatti. Questo accrescimento di lunghezza sembra dipendere dal fatto che il gatto domestico non è esclusivamente carnivoro, come lo sono le specie feline selvagge; io vidi un giovane gatto francese, il quale mangiava egualmente bene le sostanze vegetali come la carne. Secondo Cuvier le intestina del porco domestico sono in proporzione molto più lunghe di quelle del cinghiale. Confrontando il coniglio domestico col selvaggio, troviamo sotto questo rapporto un cambiamento inverso, dovuto probabilmente agli alimenti più nutritivi che vengono somministrati al coniglio domestico.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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