(1762)
ABITUDINI DELLA VITA CAMBIATE ED EREDITARIE
Questo argomento, in ciò che riguarda le facoltà mentali degli animali, si confonde talmente coll'istinto, che qui mi limiterò solamente a rammemorare alcuni casi, come sono la mansuetudine dei nostri animali domestici, l'appuntare e l'apportare dei cani, il fatto che non assalgono mai i piccoli animali protetti dall'uomo, ecc. È difficile stabilire qual parte abbia avuto in questi cambiamenti la mera abitudine e quale la elezione degli individui che si sono modificati in una direzione voluta, indipendentemente dalle circostanze particolari in cui per avventura si trovarono.
Noi abbiamo già visto che gli animali si possono abituare ad un cambiamento di cibo; ecco qualche altro esempio. Nelle isole della Polinesia e in Cina il cane è nutrito esclusivamente con sostanze vegetali, ed il suo gusto per questo genere di nutrimento è fino ad un certo punto ereditario.(1763) I nostri cani da caccia non toccano le ossa degli uccelli, mentre invece alcuni cani le divorano con avidità. I montoni in alcune regioni della terra furono nutriti con pesci. I porci domestici amano l'orzo, i cinghiali lo rifiutano; questa avversione sembra essere in parte ereditaria, poichè alcuni giovani cignali allevati in domesticità ricusarono di cibarsi di questo grano, mentre altri dello stesso parto lo mangiavano volentieri.(1764) Una persona di mia parentela aveva allevato dei giovani porci nati dall'incrociamento di una troia cinese con un cignale selvaggio alpino; essi erano lasciati liberi nel parco, e tanto domestici che si avvicinavano alla casa a prendere il nutrimento, ma rifiutarono sempre le lavature, che vennero poi consumate da altri porci.
| |
Polinesia Cina
|