Noi abbiamo anche visto che in alcuni uccelli domestici si accorciarono leggermente le ali in seguito al non-uso, ed è probabile che in alcune farfalle da seta la stessa causa abbia contribuito ad una considerevole riduzione delle ali, di cui non rimasero che semplici rudimenti.
Nelle specie viventi allo stato di natura gli organi rudimentali sono estremamente comuni. Tali organi sono in generale variabili, come parecchi naturalisti hanno osservato, poichè essendo inutili non sono governati dalla elezione naturale e si trovano perciò più disposti alla riversione. Altrettanto si può dire di quelle parti che si fecero rudimentali sotto l'influenza della domesticità. Noi non sappiamo quali vie gli organi rudimentali, allo stato naturale, abbiano potuto seguire per giungere al punto di riduzione al quale oggi sono pervenuti; ma noi vediamo sì spesso nelle specie di uno stesso genere tutte le gradazioni le più insensibili tra un organo all'atto rudimentale e lo stesso perfettamente sviluppato, che dobbiamo ammettere che il passaggio da uno stato all'altro fosse estremamente lento. È cosa dubbia se un cambiamento improvviso, ad esempio la soppressione totale di un organo, possa giammai tornare utile ad una specie allo stato naturale, giacchè le condizioni, cui gli organismi sono strettamente adattati, non cangiano che assai lentamente. Supposto anche il caso della repentina scomparsa di un organo in un individuo per arresto di sviluppo, l'incrociamento cogli altri individui della medesima specie ne determinerebbe la riapparizione più o meno completa, di modo che la sua riduzione finale non potrebbe effettuarsi che lentamente, pel prolungato non-uso o pella elezione naturale.
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