La pelle e le sue appendici, come i peli, le penne, i zoccoli, le corna e i denti, sono omologhi sopra tutto il corpo. Ognuno sa che il colore della pelle e quello dei peli variano generalmente insieme, così che Virgilio raccomanda ai pastori di osservare che la bocca e la lingua dell'ariete non sieno nere, perchè altrimenti teme che gli agnelli non sarebbero d'un bianco puro. Noi abbiamo visto nei polli ed in certe anitre, che vi è qualche nesso fra il colore della livrea e quello del guscio dell'uovo, - ossia la mucosa che lo secerne. Si dice pure(1828) che esista un nesso, perfino entro una stessa razza umana, fra il colore della pelle e dei peli, e l'odore che mandano le ghiandole cutanee. In generale il pelo varia nella lunghezza, finezza ed increspatura nello stesso modo su tutto il corpo; la stessa cosa dicasi delle penne, come lo vedemmo nelle razze listate e crespate dei polli e dei piccioni. Nel gallo comune le penne del collo e dei lombi hanno una forma speciale, sono penne squamose. Ora nella razza polacca ambedue i sessi sono caratterizzati per la presenza d'un ciuffo di piume sulla testa, ma nel maschio queste piume hanno sempre, per correlazione, il carattere delle penne squamose. Le remiganti e le rettrici variano insieme di lunghezza, quantunque nascano su parti non omologhe, di modo che i piccioni ad ali lunghe o corte hanno generalmente la coda di dimensione corrispondente. Il caso del piccione giacobino è ancora più singolare, giacchè egli ha delle remiganti e rettrici considerevolmente lunghe, ciò che sembra provenire dalla correlazione fra esse e le piume allungate e rovesciate ch'egli porta dietro al collo, e che formano il suo cappuccio.
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Virgilio
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