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      Quindi se noi supponiamo che lo sviluppo degli organi della vista e dell'udito si arresti nella fase delle palpebre chiuse, gli occhi resteranno azzurri per sempre, e l'organo dell'udito sarà incapace di percepire i suoni, così si spiegherebbe questo caso singolare di correlazione. Ma siccome il colore del pelo è determinato molto prima della nascita, e vi è una connessione evidente fra gli occhi azzurri e la pelliccia bianca, così si può inferire che una causa primaria agisca in un periodo anteriore.
      Gli esempi di variabilità correlativa, fin qui riportati, sono tolti principalmente dal regno animale; ricorriamo ora alle piante. Le foglie, i sepali, i petali, gli stami e i pistilli sono parti omologhe. Nei fiori doppi noi vediamo che gli stami ed i pistilli variano nello stesso modo, e rivestono la forma e il colore dei petali. Nell'aquilegia doppia (Aquilegia vulgaris), i verticilli successivi di stami sono convertiti in cornucopie, che sono incluse le une nelle altre e somigliano a veri petali. Nei fiori a calice colorato, i sepali imitano i petali. In qualche caso i fiori e le foglie variano insieme nella tinta; in tutte le varietà del pisello comune che hanno i fiori porpurei, le stipule portano una macchia di questo stesso colore.
      Il Faivre asserisce che nelle varietà di Primula sinensis il colore dei fiori è in evidente correlazione con quello della pagina inferiore delle foglie; ed aggiunge che le varietà a foglie fregiate hanno quasi sempre dei calici voluminosi, a guisa di palloni.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Aquilegia Faivre Primula