Le cipolle e le verbene di color bianco sono le più soggette alla golpe, ed in Spagna i grappoli verdi di uva sono stati molto più colpiti dall'oïdium che le varietà colorate diversamente. Il pelargonio e le verbene di colore oscuro sono più facilmente bruciati dal sole che le varietà d'altri colori. Il frumento rosso è considerato come più robusto del bianco, mentre in Olanda, durante un inverno rigido, i giacinti rossi soffrirono più di quelli d'altri colori. Negli animali, i pinci bianchi soffrono più degli altri della malattia de' cani; i polli bianchi sono particolarmente soggetti ad un parassita della trachea; i porci bianchi all'azione del sole, ed i buoi bianchi alle mosche. D'altra parte, in Francia, i bachi da seta che producono bozzoli bianchi sono stati meno attaccati dal fungo parassita di quelli che danno bozzoli gialli.
I casi di resistenza all'azione di certi veleni vegetali, in nesso col colore, sono ancor più interessanti ed interamente inesplicabili. Ho già citato, sull'autorità del Wyman, un caso notevole relativo ai porci della Virginia, i quali tutti, eccettuati i neri, s'ammalano fortemente se mangiano la radice della Lachnantes tinctoria. Secondo Spinola ed altri,(1859) il saraceno (Polygonum fagopyrum), allorchè è in fiore, è nocivo ai porci bianchi o macchiati di questo colore, se sono esposti al sole, ma non ha nessuna azione sui porci neri. Secondo due notizie, l'Hypericum crispum in Sicilia è velenoso soltanto per i montoni bianchi; la loro testa si fa gonfia, la lana cade, e spesso periscono; ma secondo il Lecce, questa pianta non è velenosa che quando cresce nelle paludi, fatto che non ha nulla d'improbabile, giacchè sappiamo che i principii velenosi delle piante possono essere influenzati dalle condizioni esterne in cui queste si trovano.
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