Dalla Prussia orientale furono riferiti tre casi di cavalli bianchi e macchiati di bianco, che ebbero a soffrire per aver mangiato delle veccie golpate o coperte di mielata; tutti i punti della pelle coperti di pelo bianco divennero infiammati e gangrenosi. Il rev. J. Rodwell mi fa sapere che suo padre condusse circa quindici cavalli da carro in un campo a veccie, coperte in parte fittamente da afidi e che portavano mielata ed erano forse anche golpose; questi cavalli, ad eccezione di due, erano castagni e bai, con macchie bianche alla faccia ed al garretto, e le parti bianche solamente si fecero gonfie ed ebbero pustule ruvide. I due cavalli bai senza macchie bianche non soffersero alcun danno. A Guernesey i cavalli che mangiano l'Aethusa cynapium sono qualche volta violentemente purgati; "questa pianta esercita un'azione particolare sul naso e sulle labbra, determinandovi delle fessure e delle ulcere, specialmente sui cavalli a muso bianco".(1860) Nei bovini, indipendentemente dall'azione di sostanze velenose, Youatt ed Erdt ci hanno fatto conoscere dei casi di malattie cutanee, accompagnate da perturbazioni costituzionali (una volta in seguito alla esposizione ad un sole cocente), le quali erano limitate ai singoli punti del corpo che portavano pelo bianco, e lasciavano perfettamente intatte le altre parti. Sono stati osservati dei casi analoghi anche nel cavallo.(1861)
Noi vediamo dunque che non solo differiscono in modo notevole le parti della pelle che portano peli bianchi da quelle vestite di pelo d'altri colori, ma che inoltre vi deve essere una grande differenza costituzionale in correlazione col colore del pelo; giacchè nei casi precitati, il veleno vegetale ha determinato febbre, gonfiezza della testa ed altri sintomi, e persino la morte, ma soltanto negli animali bianchi o macchiati di bianco.
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