Tali cambiamenti d'abitudine possono in ogni essere organizzato, sopratutto se conduce vita libera, determinare un aumento od una diminuzione dell'uso di alcuni organi, ed in conseguenza modificarli. In seguito ad abitudini persistenti e meglio alla nascita occasionale d'individui dotati di una costituzione un po' diversa, gli animali domestici e le piante coltivate si acclimatizzano poco a poco, e si adattano ad un clima diverso da quello in cui erano vissute le specie progenitrici.
In virtù del principio della variabilità correlativa, avviene che se una parte varia, le altre variano pure, simultaneamente o successivamente. Così un organo modificato durante le prime fasi dello sviluppo embrionale, agisce su altre parti che si sviluppano più tardi. Se un organo si accorcia o si allunga, come il rostro, delle parti adiacenti od in correlazione con lui, come la lingua, gli orifizi delle narici, tendono a variare nella stessa guisa. Allorchè il corpo intero aumenta o decresce, ne risultano delle modificazioni in diverse parti; così nei piccioni, le coste aumentano o diminuiscono in numero ed in lunghezza. Le parti omologhe, che sono identiche ed esposte alle medesime condizioni durante i primi periodi del loro sviluppo, tendono a variare nello stesso modo od in maniera connessa; - così nel caso della parte diritta e sinistra del corpo, e delle membra anteriori e posteriori. Accade lo stesso per gli organi della vista e dell'udito, come nei gatti bianchi ad occhi azzurri che sono quasi sempre sordi.
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