- Conclusione.
Nel capitolo precedente abbiamo discusso differenti classi di fatti risguardanti la variazione delle gemme, le diverse forme di eredità, le cause e le leggi delle variazioni; soggetti tutti che, come i vari modi di riproduzione, si riannodano evidentemente gli uni cogli altri. Fui quindi indotto, o meglio forzato, a farmi un concetto che unisca questi fatti con un metodo evidente. Imperocchè ognuno avrà desiderio di rendersi conto, sia pure imperfettamente, come avvenga che un carattere, proprio di un antico progenitore, riapparisca improvvisamente nella sua discendenza; come gli effetti dell'accrescimento o della diminuzione d'uso di un membro si possano trasmettere alla seguente generazione; come l'elemento sessuale maschile possa agire non solo sull'ovulo, ma qualche volta anche sulla forma materna; come possa prodursi un ibrido dall'unione del tessuto cellulare di due piante, indipendentemente dagli organi della generazione; come avvenga che un membro possa riprodursi esattamente nella linea d'amputazione, senza che vi sia eccesso o difetto di sviluppo; come esseri organizzati, identici sotto tutti i rapporti, possano essere di continuo prodotti in guise tanto differenti, come sono la gemmazione e la generazione seminale; e finalmente, come accada che di due forme affini l'una attraversi nel suo sviluppo delle metamorfosi complesse, e l'altra no, e tuttavia allo stato maturo sieno simili in ogni dettaglio di struttura. So benissimo che le idee che passo a sviluppare non costituiscono che un'ipotesi provvisoria speculativa, la quale però, fino a che non se ne formoli una migliore, può esser utile rilegando tra loro una serie di fatti che fino al presente sono rimasti slegati, e non furono riferiti ad una causa comune efficiente.
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