Lo studio di un altro gruppo di fatti completamente distinti ci conduce alla stessa conclusione, cioè alla indipendenza delle parti successivamente sviluppate. Si conosce che un gran numero di animali, spettanti alla classe stessa, e per conseguenza non molto differenti tra di loro, seguono vie di sviluppo ben diverse. Così certi coleotteri, che sotto nessun riguardo si rendono assai differenti da altri insetti dello stesso ordine, subiscono ciò che si chiama una ipermetamorfosi, - cioè passano per un periodo primitivo, affatto diverso dalla fase larvale vermiforme ordinaria. In uno stesso sottordine di crostacei, i Macruri, l'astaco di fiume, secondo Fritz Müller, nasce nella forma che conserva in seguito; il giovane astaco di mare ha le zampe divise, come la Mysis; il Palaemon nasce sotto forma di Zoea, ed il Peneus sotto quella di Nauplius; e tutti i naturalisti sanno come tali forme larvali differiscano grandemente le une dalle altre.(1923) Alcuni altri crostacei, secondo lo stesso autore, partendo dallo stesso punto, ed arrivando allo stesso risultato, offrono grandissime differenze nelle fasi intermedie della loro evoluzione. Esempi anche più calzanti potrebbero trarsi dagli Echinodermi. Relativamente alle meduse, il professore Allman osserva: "La classificazione degli Idroidi sarebbe relativamente molto semplice, se, come si sostenne a torto, le meduse genericamente identiche, provenissero sempre da polipoidi genericamente eguali; e se, d'altra parte, i polipoidi genericamente identici dessero costantemente origine a medusoidi appartenenti agli stessi generi". Il dottore Strethill Wright aggiunge ancora che "nella storia biologica degli Idroidi può mancare ogni fase, sia planuloide, polipoide o medusoide".(1924)
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