Così è inutile speculare sul periodo di sviluppo, in cui ciascuna unità del corpo emette le sue gemmule, imperocchè l'intero soggetto dello sviluppo dei diversi tessuti è al presente lontano dall'essere messo in chiaro. Noi non sappiamo, se le gemmule vengano semplicemente raccolte con mezzi sconosciuti in certe stagioni entro gli organi della riproduzione; o se dopo essere state così raccolte, vi si moltiplichino rapidamente, come rende probabile l'afflusso di sangue verso quegli organi in ogni epoca di riproduzione. Nè sappiamo, perchè le gemmule raccolte costituiscano delle gemme in certi posti definiti, e producano così l'accrescimento simmetrico degli alberi e dei coralli. Noi non abbiamo mezzi per decidere se il consumo ordinario dei tessuti sia rifatto col mezzo delle gernmule, o semplicemente colla proliferazione delle cellule preesistenti. Se le cellule sono consumate in questo modo, come è reso probabile dall'intimo nesso fra il risarcimento del consumo, la rigenerazione e lo sviluppo, e principalmente dai cambiamenti periodici nel colore e nella struttura, cui molti animali maschi sottostanno, allora è sparsa un po' di luce sul fenomeno della vecchiaia, col suo potere diminuito di riproduzione, e di riparazione dei guasti, e sull'oscuro soggetto della longevità. Il fatto degli animali castrati, che non consumano innumerevoli gemmule nell'atto della riproduzione, e non vivono più a lungo dei maschi perfetti, sembra in opposizione coll'idea che le gemmule sieno consumate nell'ordinaria riparazione dei tessuti consumati; a meno che però le gemmule, dopo essere state raccolte in piccolo numero entro gli organi riproduttivi, non vi si siano ampiamente moltiplicate.
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