Le forme incrociate offrono alcune volte il colore od altri caratteri dei due genitori sotto forma di macchie o striscie; e ciò avviene nella prima generazione, o per atavismo nelle generazioni successive prodotte per seme o per gemme, come ce l'hanno dimostrato gli esempi citati nell'undecimo capitolo. In tali casi, noi dobbiamo credere con Naudin,(1949) che "l'essenza" o "l'elemento" delle due specie (termine ch'io tradurrei con gemmule) abbia dell'affinità per la propria specie, e si separi così in striscie o macchie distinte; e nel quindicesimo capitolo, discutendo l'incompatibilità che sembra esistere tra certi caratteri, abbiamo date le ragioni che sembrano giustificare una affinità mutua di tal genere. Quando s'incrociano due forme, non è raro il vedere una tra loro esser preponderante sull'altra nella trasmissione dei propri caratteri, fatto che noi non possiamo spiegare se non supponendo di nuovo che una delle forme abbia qualche superiorità pel numero, forza, o affinità delle gemmule. In alcuni casi però certuni caratteri sono presenti in una delle forme, e latenti nell'altra. Così, per esempio, v'ha nei piccioni tutti una tendenza latente a farsi azzurri, ed allorquando s'incrocia un colombo azzurro con uno di un colore qualunque, la tinta azzurra è di solito preponderante. Quando passeremo a considerare la riversione, ci sarà dato spiegare in modo evidente questa forma di preponderanza.
Se incrociamo insieme due specie, si sa che esse non producono il loro numero ordinario di discendenti; e sotto questo riguardo noi dobbiamo dire che lo sviluppo di ciascun organismo dipendendo da affinità esattissimamente equilibrate tra una quantità di gemmule e d'unità o cellule nascenti, non deve meravigliare se dalla mescolanza di gemmule derivate da due specie distinte ne possa derivare il difetto totale o parziale nello sviluppo.
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Naudin
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