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      Relativamente alla sterilità degli ibridi, prodotti dall'unione di due specie distinte, fu dimostrato nel capitolo diciannovesimo, che essa dipende esclusivamente da una modificazione degli organi riproduttivi; ma perchè questi organi sieno così affetti noi nol sappiamo, come è ignoto perchè le condizioni innaturali di vita, sebbene compatibili colla salute, determinino la sterilità, e perchè la riproduzione consanguinea per lungo tempo ripetuta, o le unioni incestuose di piante dimorfe e trimorfe, producano lo stesso risultato. La conclusione che gli organi riproduttori sono i soli a risentirne alterazione, e non l'intero organismo, concorda perfettamente coll'attitudine costante ed anche aumentata che mostrano le piante ibride a propagarsi per gemme; imperocchè, secondo la nostra ipotesi, ciò implica che le cellule degli ibridi emettano gemmule ibridizzate, che si aggregano in gemme, ma che non si riuniscono punto negli organi riproduttori, per formare gli elementi sessuali. Nella stessa guisa, un gran numero di piante tolte alle loro naturali condizioni, cessano di produrre seme, ma si moltiplicano attivamente per gemme. Noi vedremo ben tosto che la pangenesi s'accorda bene colla tendenza pronunciata verso l'atavismo che presentano tutti gli organismi incrociati, animali e vegetali.
      Ciascun organismo tocca la maturità dopo un corso più o meno lungo di crescenza e di sviluppo: il primo termine si limita al solo aumento di statura, lo sviluppo abbraccia il cambiamento di struttura.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426