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      Siccome la variabilità dipende da un'azione imperfetta degli organi riproduttori in condizioni cambiate, noi possiamo comprendere perchè le piante propagate in via agamica sieno meno variabili di quelle propagate per via sessuale. Relativamente all'azione diretta delle cambiate condizioni, noi sappiamo che l'organismo, prodotto per gemme, non attraversa i primi stadii di sviluppo; nel periodo quindi in cui la struttura è facilmente modificata, esso non viene esposto alle varie cause che determinano la variabilità, cui sono esposti gli embrioni e le giovani forme larvali; ma io non saprei dire, se questa spiegazione sia sufficiente.
      Quanto alle variazioni, dovute alla riversione, si possono osservare differenze simili tra le piante propagate per gemme e per semi. Un gran numero di varietà possono essere sicuramente propagate per gemme, ma fanno generalmente, od anche sempre, ritorno per seme. Così ancora, le piante ibride possono esser moltiplicate quanto lo si voglia per gemme, ma sono sempre soggette all'atavismo quando si moltiplichino per seme, ossia esse perdono i loro caratteri ibridi od intermediari. Io non trovo alcuna spiegazione soddisfacente a questi fatti. Certe piante a foglie variegate, i Phlox a fiori rigati, i berberi a frutta senza semi possono tutte essere propagate con esito sicuro per mezzo di gemme tolte dal caule o dai rami; ma le gemme tolte dalle radici di queste piante perdono quasi invariabilmente i loro caratteri, e fanno ritorno alla stato anteriore.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Phlox