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      Quest'ultimo fatto è anche inesplicabile, giacchè le gemme, sviluppatesi dalle radici, sono tanto distinte da quelle del caule, come una gemma del caule lo è dalle altre; e noi sappiamo che queste ultime si comportano come organismi indipendenti.
      Noi vediamo finalmente che, nell'ipotesi della pangenesi, la variabilità dipende da almeno due gruppi di cause distinte. Primieramente, dalla deficienza, dalla sovrabbondanza e dalla trasposizione delle gernmule, e dal risveglio di quelle che hanno potuto starsene lungo tempo latenti. In questi casi, le gemmule stesse non hanno sofferto modificazione alcuna, ma i cambiamenti nei punti precitati possono ampiamente giustificare una variabilità fluttuante molto considerevole. Secondariamente nei casi in cui l'organizzazione ha potuto esser modificata da un cambiamento nelle condizioni d'esistenza, dall'uso delle parti aumentato o diminuito, o da altra causa, le gemmule emesse dalle unità modificate del corpo saranno esse stesse modificate, e moltiplicandosi sufficientemente soppianteranno le gemmule vecchie e riprodurranno nuove strutture.
      Ritorniamo alle leggi della ereditabilità. Se noi supponiamo che un protozoario omogeneo e gelatinoso varii e prenda un colore rossastro, uno dei suoi atomi, disgiunto e cresciuto alla piena statura, conserverà naturalmente lo stesso colore; noi abbiamo in questo caso la più semplice forma di eredità.(1962) Il simile dicasi delle unità infinitamente numerose e diversificate, che costituiscono il corpo intero d'un animale superiore, le particelle separate essendo precisamente le nostre gemmule.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426