L'ultimo argomento, che noi dobbiamo ancora trattare, è la riversione, la quale riposa sul principio, che la trasmissione e lo sviluppo costituiscono due proprietà distinte, sebbene generalmente agiscano d'accordo; e la trasmissione delle gemmule, come il loro sviluppo susseguente, ci mostrano, come sia possibile l'esistenza di que' due poteri distinti. Tale distinzione è chiarissima nei numerosi casi, nei quali l'avo trasmette, a mezzo della figlia, al proprio nipote dei caratteri che questa non ebbe mai, e non può avere. Ma prima di passare oltre, devo dire qualche cosa dei caratteri latenti. La maggior parte o quasi tutti i caratteri sessuali secondari, che appartengono ad un sesso, sono latenti nell'altro sesso; cioè delle gemmule, capaci di svilupparsi in caratteri sessuali secondari maschili, sono racchiuse nella femmina; ed inversamente i caratteri femminili lo sono nel maschio. Noi ne abbiamo la prova in certi caratteri mascolini, tanto corporei che mentali, che appariscono nella femmina quando i di lei ovari sieno malati o cessino di funzionare per l'età avanzata. Similmente i caratteri femminili appariscono nei maschi castrati, come ce lo provano la forma delle corna nel bue, o la mancanza di corna nel cervo castrato. Perfino un leggero cambiamento nelle condizioni di vita, dovuto alla reclusione, è talvolta sufficiente ad impedire lo sviluppo di caratteri maschili negli animali maschi, sebbene i loro organi riproduttori non sieno lesi in modo permanente. Nei molti casi, in cui i caratteri mascolini riappariscono periodicamente, essi sono latenti nelle altre stagioni; l'ereditabilità si mostra allora limitata al sesso ed alla stagione.
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