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      Vi ha tuttavia una differenza costituzionale importantissima fra le razze domestiche e le specie; alludo alla sterilità che risulta quasi invariabilmente, ad un grado più o meno pronunciato, dall'incrociamento delle specie, ed alla fecondità perfetta delle razze domestiche le più distinte, allorchè si incrociano fra di loro, eccettuato solamente un piccolo numero di piante. È certamente assai rimarchevole il fatto che un gran numero di specie vicinissime, non differendo che pochissimo per la loro apparenza, non dànno, allorchè si uniscono, che un piccolo numero di prodotti più o meno sterili, o non ne dànno affatto; mentre le razze domestiche, che differiscono le une dalle altre in maniera assai marcata, si mostrano perfettamente feconde nelle loro unioni, e dànno dei prodotti egualmente fecondi. Questo fatto non è però così inesplicabile come potrebbe sembrare in sulle prime. In primo luogo, noi abbiamo mostrato nel diciannovesimo capitolo, che la sterilità delle specie incrociate non dipende rigorosamente dalle differenze nella loro conformazione esterna, o dalla loro costituzione generale, ma risulta esclusivamente dalle differenze nel loro sistema riproduttore, analoghe a quelle che determinano la diminuzione di fecondità delle unioni e dei prodotti illegittimi nelle piante dimorfe e trimorfe. In secondo luogo, la dottrina di Pallas, secondo cui dopo una domesticità prolungata le specie perdono la loro tendenza naturale ad essere sterili allorchè si incrociano, sembra avere una grande probabilità, e noi non possiamo guari scappare a questa conclusione, se pensiamo alla discendenza ed alla fecondità attuale di diverse razze del cane, del bestiame bovino indiano ed europeo, dei montoni e dei porci.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Pallas